Canfora: cittadinanza consapevole anticorpo contro le oligarchiche
La democrazia è quel sistema capace di limitare e annullare il tentativo delle oligarchie di opporsi al cammino dell’umanità verso l’uguaglianza. Un percorso che, fra mille difficoltà, dura da sempre. E’ questa la conclusione condivisa del dibattito tra il giurista Gustavo Zagrebelsky e lo storico Luciano Canfora. Una discussione che ha indagato il difficile significato della democrazia, molto spesso in conflitto con il concetto di potere (quando è gestito da gruppi ristretti).
Canfora si è concesso il lusso di scherzare, proporre soluzioni e provocare il suo interlocutore, che lo additava come novello “Socrate”. Applausi e sorrisi hanno accompagnato le riflessioni del pensatore, che ha scaldato la platea e i palchi del teatro Carignano, stracolmo per l’occasione.
La discussione è partita dal riconoscimento che la democrazia è un concetto di difficile definizione, ma che è caratterizzata dalla libertà e dall’uguaglianza dei cittadini. Secondo Canfora, nel corso della storia quasi sempre le oligarchie si sono impossessate del potere democratico e lo hanno stravolto. Spesso questo processo è avvenuto con la violenza e con l’illusione di una spinta democratica autentica, dal basso. Come nella Rivoluzione Francese, quando il popolo ha assaltato la Bastiglia per impadronirsi del potere, ma quasi subito si è formato un gruppo ristretto che ha pilotato il sistema politico.
Secondo il protagonista della conferenza, per fermare il tentativo ricorrente delle oligarchie di impadronirsi del potere sono indispensabili due cose: le regole formali del diritto, ma soprattutto le regole sociali, che scaturiscono dalla presenza di cittadini consapevoli e autenticamente democratici.
Lo strumento fondamentale per “costruire” dei cittadini democratici è la scuola, non a caso osteggiata dal potere oligarchico. Una riflessione importante e dal sapore attuale, che ha sciolto la platea in un applauso scrosciante. Al termine dell’incontro Zagrebelsky ha ringraziato Canfora e tutte le persone che hanno contribuito e partecipato agli eventi della Biennale.
Francesco Riccardini, Master in giornalismo di Torino
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