Crescita sostenibile: Passera si confronta con i giovani
Crescere in modo sostenibile si può, ma per farlo occorre incrementare la forza propulsiva dei motori che alimentano il sistema economico. Corrado Passera, consigliere delegato del gruppo Intesa San Paolo, ha analizzato le prospettive del nostro Paese partendo da questo assunto di base. Lo ha fatto davanti ai tanti giovani dei campus di Biennale Democrazia, nella Sala Congressi di Intesa.
Partendo dalla presentazione delle cause che hanno scatenato la crisi economico-finanziaria degli anni scorsi, l’ex ad di Poste Italiane ha fatto riferimento ai “quattro motori della crescita”: competitività delle singole imprese, competitività del sistema-paese, coesione sociale e dinamismo. “Se questi motori funzionano adeguatamente, si genera la fiducia, il vero carburante di ogni processo virtuoso di crescita”. All’interno di questo quadro, Passera ha spiegato il ruolo fondamentale degli istituti bancari, chiamati a “spingere per lo sviluppo delle infrastrutture, a concedere credito e permettere la nascita di nuove imprese”.
Rispetto alla situazione italiana, ha evidenziato fattori positivi e altri “di preoccupante ritardo”. “Siamo un Paese che ha una buona coesione sociale, un buon sistema di welfare” – ha detto Passera, parlando delle note positive. Tra quelle negative, invece, ha menzionato l’evasione fiscale – definita “rapina alla società” – e una generale debolezza del sistema Paese (mancanza di infrastrutture, deficitario sistema dell’istruzione, un “sistema giudiziario che non tutela”), abbinata ad uno scarso dinamismo.
Diverse le domande poste a Corrado Passera da alcuni studenti presenti all’incontro. Rispondendo ai quesiti relativi alle prospettive per i giovani, ha focalizzato, tra le priorità, quelle di facilitare la creazione di nuove aziende e di attrarre nuovi investimenti dall’estero. E ha invitato la nuova generazione ad accettare la sfida del mondo globalizzato, anche a livello lavorativo e di formazione: “Oggi alcuni lavori stanno scomparendo, altri stanno nascendo, altri vanno creati. E bisogna andarli a cercare e coltivare lì dove sono, in giro per il mondo”.
Poi, sul tema della decrescita, Passera si è mostrato scettico: “Avere meno risorse a disposizione è comunque un peggioramento. Altra cosa è ridurre gli sprechi e le ingiustizie. Ci sono diversi tipi di crescita, la cosa importante è percorrere la strada di una crescita equilibrata, individuare un progetto a medio-lungo termine, che vada nella direzione di uno sviluppo sostenibile”.
Ermanno Forte, Master in Giornalismo di Torino
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