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PERCHÉ BIENNALE DEMOCRAZIA

Nel 2011 Torino, prima capitale d’Italia, si prepara a celebrare il 150° anniversario dell’unificazione nazionale. Dal 13 al 17 aprile, nel quadro del programma delle celebrazioni, Torino presenta la seconda edizione di Biennale Democrazia, manifestazione culturale internazionale promossa e realizzata dalla Città di Torino in collaborazione con la Provincia di Torino e la Regione Piemonte nell’ambito di Esperienza Italia.

Biennale Democrazia vuole essere prima di tutto uno strumento per la formazione e diffusione di una cultura della democrazia che si traduca in pratica democratica: un laboratorio pubblico permanente, radicato nel territorio e rivolto alle grandi dimensioni della politica odierna, aperto al dialogo, capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle università, destinato a tutti i cittadini. Si articola in una serie di momenti preparatori – laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, workshop di discussione – che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.

LA PRIMA EDIZIONE. TEMI E FORME

La prima edizione di Biennale Democrazia, che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è svolta a Torino dal 22 al 26 aprile 2009 ed è stata inaugurata da una lezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mercoledì 22 aprile al Teatro Regio di Torino.

200 relatori nazionali e internazionali hanno dato vita a oltre 120 appuntamenti, per un totale complessivo di 250 ore di programmazione nelle 7 principali sedi della manifestazione. Il successo e il riscontro del pubblico, con la partecipazione di circa 40.000 cittadini, soprattutto giovani, ha dimostrato quanto il progetto abbia risposto a un reale bisogno di approfondimento e di riflessione.

I percorsi tematici sono stati approfonditi sia nella loro dimensione teorica, sia attraverso esperienze concrete che hanno offerto ai cittadini, e in particolare ai giovani e alle scuole, la possibilità di una comune riflessione sui significati e i valori della democrazia. Particolare attenzione è riservata alla ricerca di forme che facilitassero il dialogo, in condizioni di reciprocità, non solo tra i cittadini, ma anche tra questi e gli “esperti”.

Uno degli elementi qualificanti della prima edizione è stata la realizzazione di un’esperienza di democrazia deliberativa che ha coinvolto circa 700 cittadini di Torino e Firenze, sviluppata nelle forme del Town Meeting. Il processo, attivato nell’autunno 2008, ha previsto un insieme di attività di preparazione e di coinvolgimento dei cittadini organizzate in modo da favorire la discussione informata sul tema altamente controverso del testamento biologico.

LA SECONDA EDIZIONE. TEMI E FORME

Biennale Democrazia torna dal 13 al 17 aprile 2011 con un programma che amplia l’interazione tra i linguaggi ed estende le occasioni di partecipazione attiva dei cittadini, attraverso laboratori, seminari a iscrizione, forum di approfondimento e una nuova e articolata esperienza di discussione informata su un tema di attualità e rilevanza pubblica: “Quale federalismo per l’Italia?

I GIOVANI E LE SCUOLE

L’obiettivo prioritario di Biennale Democrazia è rappresentato dall’investimento a favore delle giovani generazioni: il radicamento dell’attività formativa con le scuole e con le forme di associazionismo giovanile del territorio ha consentito e consente di creare nuove consapevolezze sui temi della convivenza civile e democratica, dello sviluppo economico, dei valori condivisi. Il percorso di Biennale Democrazia dedicato ai giovani e alle scuole è finalizzato a realizzare una stretta integrazione tra gli oltre 100 laboratori di preparazione, avviati dallo scorso autunno, e il programma di incontri e appuntamenti pubblici di aprile 2011, perché i ragazzi possano fruire consapevolmente dell’offerta e diventare così protagonisti attivi della manifestazione.

Le linee di azione elaborate intendono coinvolgere i ragazzi con proposte specifiche per ogni fascia d’età: dai giochi di ruolo per elementari e medie inferiori, ai laboratori didattici per gli studenti delle scuole secondarie di II grado, alle attività proposte da e per gli universitari, ai progetti sull’imprenditorialità e sull’integrazione destinati ai giovani immigrati, membri di reti e associazioni.

L’attività didattica specifica si pone come obiettivo la costruzione di un percorso di confronto condiviso e si articola in laboratori a moduli caratterizzati da una forte interazione tra teoria ed esperienza pratica.
Nell’edizione 2009 sono stati circa 3.500 i ragazzi direttamente coinvolti, ai quali si aggiungono gli oltre 6.000 studenti che hanno contattato l’infopoint per partecipare agli appuntamenti in programma, ai seminari, agli incontri e ai laboratori artistico-culturali.

Il percorso formativo avviato con le scuole e con i giovani conduce alla creazione del Campus della Biennale: uno spazio attrezzato per l’ospitalità di circa 500 ragazzi che nei giorni della manifestazione possono vivere un’esperienza preziosa e originale di convivenza e partecipare attivamente al programma, “adottando” gli incontri e dialogando con gli esperti. Il Campus rappresenta per gli ospiti il punto di partenza e di arrivo: un luogo dove sviluppare momenti di confronto e di spettacolo e un ritrovo per discutere e commentare insieme gli appuntamenti di Biennale Democrazia.

LE SEDI

Il Teatro Carignano si conferma “quartier generale” di Biennale Democrazia: da Piazza Carignano – dove verrà allestito un maxi schermo per la trasmissione in diretta degli incontri – i torinesi e i visitatori possono infatti muoversi a piedi agevolmente lungo un percorso ideale che collega il teatro con le altre location della manifestazione, dal Circolo dei Lettori al Teatro Gobetti, dal Teatro Regio alla Cavallerizza Reale, dagli spazi dell’Università al Cinema Massimo e a Palazzo Turinetti, la prestigiosa sede centrale di Piazza San Carlo di Banca Intesa Sanpaolo, partner di Biennale Democrazia.

Il programma della seconda edizione di Biennale Democrazia potrà inoltre contare sui luoghi simbolo delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: le OGR – Officine Grandi Riparazioni, una tra le più interessanti testimonianze del passato industriale di Torino, che ospita la grande mostra Fare gli italiani sulla nostra storia dall’unità nazionale a oggi, e la Grand’Aula del Senato, ricostruita scenograficamente a Palazzo Madama, sede del Primo Senato d’Italia.

ARTE, CINEMA, MUSICA, SPETTACOLO

Biennale Democrazia è anche arte, cinema, teatro. I rapporti di partnership avviati con gli Enti culturali della città permettono infatti di realizzare appuntamenti che declinino il concetto di democrazia nei linguaggi dell’arte e dello spettacolo, all’insegna della trasversalità e della commistione delle modalità espressive.

Accanto alle lezioni, ai dibattiti e agli incontri il calendario di Biennale Democrazia ospita dunque rassegne cinematografiche “a tema”, percorsi espositivi, concerti e momenti di animazione cittadina, spettacoli teatrali, performance e incursioni in spazi insoliti e inattesi.

HANNO PARTECIPATO A BIENNALE DEMOCRAZIA 2009

Antonio Albanese, Khaled Fouad Allam, Giuliano Amato, Fabio Armao, Corrado Augias, Andrea Bajani, Giuseppe Bedeschi, Lance Bennett, Luigi Bobbio, Tito Boeri, Giancarlo Bosetti, Rosi Braidotti, Mario Brunello, Massimo Bucchi, Alessandro Campi, Luciano Canfora, Eva Cantarella, Franco Cardini, Adriana Cavarero, Dino Cofrancesco, Francesco D’Agostino, Juan Carlos De Martin, Pierpaolo Donati, Elster, Roberto Escobar, Alessandro Ferrara, Davide Ferrario, Franco Fichera, Domenico Fisichella, Simona Forti, Elisabetta Galeotti, Carlo Galli, Pietro Garibaldi, John Gastil, Paul Ginsborg, Lilli Gruber, Luigi Guiso, Renzo Guolo, Luce Irigaray, Prem Jha, Gad Lerner, Stefano Levi Della Torre, Luciana Littizzetto, Mario Losano, Lothar de Maizière, Diego Marconi, Neri Marcoré, Giacomo Marramao, Alfio Mastropaolo, Ezio Mauro, Luca Mercalli, Fabio Mini, Anna Nadotti, Tommaso Padoa Schioppa, Antonio Pascale, Gianfranco Pasquino, Corrado Passera, Luisa Passerini, Emanuele Pirella, Michelangelo Pistoletto, Alessandro Pizzorno, Pier Paolo Portinaro, Paolo Prodi, Elena Pulcini, Luca Rastello, Francesco Remotti, Marco Revelli, Gian Enrico Rusconi, Farian Sabahi, Massimo Salvadori, Chiara Saraceno, Franco Sbarberi, Antonio Scurati, Michele Serra, Domenico Siniscalco, Barbara Spinelli, Sergio Staino, Guido Tabellini, Marco Tarchi, Alain Touraine, Nadia Urbinati, Salvatore Veca, Marcello Veneziani, Carlo Augusto Viano, Hans Vorländer, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Zamagni, Giovanna Zincone, Danilo Zolo, Giovanna Zucconi.

Cosa e' Biennale Democrazia?
Biennale Democrazia è un laboratorio pubblico permanente, radicato nel territorio e rivolto alle grandi dimensioni della politica odierna, aperto al dialogo, capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle università e destinato a tutti i cittadini. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie - laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, workshop di discussione, proposte specifiche - che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.
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  • Biennale Democrazia 2009
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  • Biennale Democrazia 2009
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Hessel ai giovani: reagite per costruire insieme un futuro di libertà e giustizia

  Sono le parole di Stephane Hessel ad aprire l’assemblea di chiusura del Campus di Biennale Democrazia: “Non basta indignarsi, bisogna cercare insieme di costruire libertà e giustizia. L’impegno dei singoli non è sufficiente. Bisogna unirsi per chiedere giustizia. L’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia è un momento stupendo per ritrovarsi. Democrazia, in greco, vuol […]

Il rapporto finale della discussione informata sul federalismo

è possibile scaricare il documento con i risultati della discussione informata di Biennale Democrazia svoltasi da dicembre 2010 ad aprile 2011, a Torino e nelle città partner del progetto, Firenze e Lamezia Terme.   Scarica il documento

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