Un progetto di

Partner

La neolingua della politica: l’analisi di Beccaria e Coletti

Alla degenerazione della vita politica del nostro Paese corrisponde una marcata degenerazione della lingua utilizzata dai politici italiani. E’ questo l’assunto di partenza da cui si è mossa l’analisi offerta al pubblico della Biennale Democrazia da Gianluigi Beccaria e Vittorio Coletti, durante l’incontro “La neolingua. Le parole della politica nell’era del Grande Fratello”. Sul palco del Teatro Gobetti, davanti ad una sala gremita – in gran parte da giovani – i due linguisti  hanno descritto, attraverso gli esempi più disparati di come si parla oggi nei palazzi della politica, una situazione desolante.

“I politici adottano un linguaggio che non amiamo – dice Beccaria –  . Rozzo, sbracato, volgare, fuorviante. Tutto ciò provoca una profonda malinconia, un infinito sconforto.” Sono tanti gli esempi forniti dal linguista piemontese: dalle volgari invettive di Bossi alle parole abusate di cui si nutre il linguaggio berlusconiano, passando per la “qualità” della dialettica nei dibattiti in tv. “Il senso delle parole è di colpo svaporato. Abbiamo smarrito il senso di quello che si dice”, afferma, con amarezza, Gianluigi Beccaria. “Le parole diventano parole-gettone”. Giustizia, verità, democrazia, libertà, sicurezza, identità: parole “innocenti, nobili, che però possono mentire, se utilizzate in maniera distorta”.  L’intervento di Beccaria è pieno di riferimenti al presidente del Consiglio, al suo modo “pubblicitario” di bombardare con le parole. E si chiude con un’osservazione netta sul ruolo deleterio della tv che “istupidisce”, che fa sì che la vita pubblica sia diventata una grande arena per pubblicitari e venditori”, in cui “si ulula, non si ragiona”.

A seguire, Vittorio Coletti ha analizzato alcuni articoli pubblicati sul Corriere della Sera, mettendo in evidenza l’equilibrismo linguistico (“un colpo al cerchio e uno alla botte”) – più che concettuale – di alcuni editorialisti e dello stesso Ferruccio De Bortoli, direttore del più grande giornale italiano. “Non è più possibile in Italia un dibattito civile e rispettoso – ha concluso lo storico della lingua, portando come esempi alcuni titoli di Libero o espressioni usate dal ministro la Russa- la situazione attuale  del dibattito politico italiano è davvero brutta”.

Prima dei saluti, c’è spazio per una battuta finale di Beccaria. Malinconica, amara. “Penso spesso al periodo politico del primo dopoguerra, pieno di ‘parole piene’. A volte lo rimpiango.”

 

Ermanno Forte, Master in Giornalismo di Torino

Cosa e' Biennale Democrazia?
Biennale Democrazia è un laboratorio pubblico permanente, radicato nel territorio e rivolto alle grandi dimensioni della politica odierna, aperto al dialogo, capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle università e destinato a tutti i cittadini. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie - laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, workshop di discussione, proposte specifiche - che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Galleria Fotografica
  • Biennale Democrazia 2009
  • Biennale Democrazia 2009
  • Biennale Democrazia 2009
  • Biennale Democrazia 2009

Hessel ai giovani: reagite per costruire insieme un futuro di libertà e giustizia

  Sono le parole di Stephane Hessel ad aprire l’assemblea di chiusura del Campus di Biennale Democrazia: “Non basta indignarsi, bisogna cercare insieme di costruire libertà e giustizia. L’impegno dei singoli non è sufficiente. Bisogna unirsi per chiedere giustizia. L’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia è un momento stupendo per ritrovarsi. Democrazia, in greco, vuol […]

Il rapporto finale della discussione informata sul federalismo

è possibile scaricare il documento con i risultati della discussione informata di Biennale Democrazia svoltasi da dicembre 2010 ad aprile 2011, a Torino e nelle città partner del progetto, Firenze e Lamezia Terme.   Scarica il documento

Galleria Video
TubePressYouTube responded to TubePress with an HTTP 410 - No longer available